Scopriamoli ed impariamo come usarli per combattere lo stress
Gli oli essenziali rilassanti sono sostanze molto pregiate di origine vegetale, estratti da radici, frutti, semi, fiori e persino resine.
Conosciuti fin dall’antichità vengono utilizzati per creare miscele uniche, impiegate in tanti aspetti della vita.
Al giorno d’oggi sono alla base dell’aromaterapia; una forma di medicina alternativa che si propone di risolvere disturbi e migliorare il benessere fisico e mentale attraverso l’uso di essenze naturali.
Gli oli essenziali posseggono una duplice via di assorbimento, quella cutanea e quella inalatoria.
Le proprietà e le applicazioni degli oli essenziali
L’applicazione più immediata di un olio essenziale è l’inalazione. Un odore o un profumo possono evocare istantaneamente ricordi vividi del nostro passato. L’olfatto ci permette di rivivere esperienze ed emozioni in modo molto più intenso di quello evocato da un’immagine o da un suono.
Per questa ragione, gli oli essenziali vengono impiegati per riequilibrare la sfera psichica ed emozionale.
Le molecole degli oli essenziali rilassanti riescono facilmente a penetrare anche attraverso la pelle.
Le applicazioni in questo caso avvengono per lo più mediante massaggi. L’utilizzo dell’olio potenzia i benefici del massaggio stesso grazie alle particolari essenze in grado di liberare dalle tossine, rilassare e riossigenare la pelle.
Questa tipologia di assorbimento ha un effetto benefico subito visibile sulla pelle che risulterà rivitalizzata e tonificata.
È quindi fondamentale scegliere l’olio più adatto in funzione del tipo di massaggio che si desidera realizzare così da amplificarne i benefici.
Durante il massaggio, inoltre, le due tipologie di assorbimento si incontrano. L’olfatto è un senso importante in questo caso, soprattutto quando, una volta chiusi gli occhi, si acuiscono gli altri sensi. Mentre la pelle viene avvolta nei movimenti sinuosi dell’operatore e cosparsa di olio tiepido, alla mente si affacciano ricordi portati dai profumi degli oli essenziali.
Quale tipo di olio rilassante usare e quando?
Ogni olio essenziale possiede delle virtù specifiche, che lo rendono particolarmente indicato se utilizzato con mirate finalità.
Per massaggi rilassanti, che coinvolgono il viso, viene ad esempio utilizzato l’olio essenziale di lavanda, lenitivo e dalle proprietà calmanti.
L’olio essenziale di arancia amara, invece, viene utilizzato per le proprietà drenanti ed impiegato nei massaggi alla parte inferiore del corpo, soprattutto alle gambe. Per massaggi che fanno dell’aromaterapia il loro sviluppo principale, trovano impiego oli essenziali floreali come quello di rosa mosqueta.
L’utilizzo degli oli essenziali nei bagni turchi e nelle saune ne amplificano gli effetti.
Il calore dell’Hammam o della sauna aprono i pori della pelle e, grazie all’umidità ed alla sudorazione l’ammorbidiscono così da rendere più efficace il processo di assorbimento degli oli.
Nella sauna gli oli essenziali sono fondamentali per creare un’esperienza aromaterapica coinvolgente. Sul braciere vengono sciolte sfere di ghiaccio con oli essenziali che, uniti alla musica, trasportano in un viaggio multisensoriale.
Per un mix più rilassante si utilizzano musiche, oli essenziali e trattamenti calmanti che vertono su essenze quali la lavanda, l’abete e il pino mugo; quelli più energizzanti invece fanno impiego di essenze agrumate o speziate. L’eucalipto o i vari tipi di menta hanno infine un effetto balsamico e detox.
Gli oli essenziali possono inoltre farci viaggiare con la mente: le melodie, i colori e i profumi dell’India possono essere rievocati con oli essenziali orientali come zenzero, chiodi di garofano, coriandolo, cassia, e ylang ylang.